Valle della Val d'Aosta, percorsa dal torrente
Evançon, che prende origine poco a monte dell'abitato di Saint-Jacques
(1.689 m), alle pendici meridionali del Monte Rosa, e si sviluppa per circa 30
km prima di sfociare nella Dora Baltea, all'altezza di Verrès (390 m).
È una tipica valle glaciale, con direzione Nord-Sud e andamento sinuoso,
divisa in tre settori con caratteristiche morfologiche distinte: il tratto
inferiore, da Verrès a Brusson, denominato anche Valle di Challant,
è ripido e incassato, con versanti boscosi incisi da selvaggi valloni; il
tratto mediano, compreso tra Brusson e Champoluc, è aperto e
pianeggiante, ricco di ampie terrazze pascolive e di lariceti, dominato dai
ghiacciai del Monte Rosa; nel tratto superiore, da Champoluc a Saint-Jacques, la
valle torna ad essere severa e dirupata. La testata della
V. d'A.
è occupata dall'anfiteatro glaciale del Monte Rosa con la Gobba di Rollin
(3.899 m), il massiccio del Breithorn (4.165 m), il Polluce (4.091) e il Castore
(4.221 m). Le cime principali del versante destro orografico, spartiacque tra
A. e Valtournenche, sono il Monte Roisetta (3.334 m), il Grand Tournalin
(3.379 m), la Becca Trecare (3.033 m), il Bec di Nana (3.010 m) e il Monte
Zerbion (2.722 m). Le elevazioni più importanti allineate sul versante
opposto, spartiacque tra
A. e Gressoney, sono la Testa Grigia (3.314 m),
il Corno Vitello (3.057 m), la Becca Frudiera o Mont Nery (3.075 m), e le becche
appaiate di Vlou (3.032 m) e Torché (3.016 m) chiamate comunemente Dame
di Challant. L'economia della valle è prevalentemente basata sul turismo
estivo e invernale. La valle è perfettamente attrezzata anche per gli
sport invernali. Stazione sciistica principale è Champoluc. L'allevamento
dei bovini, l'agricoltura e l'artigianato del legno sono le altre principali
fonti di ricchezza.